Referenti per il Processo Civile Telematico

Il "Processo Civile Telematico", inteso come il sistema di servizi informatici che, gradualmente, sostituirà la maggior parte delle attività di cancelleria, di deposito e notifica degli atti giudiziari, è diventato oramai una concreta realtà dal 30 giugno 2014. 

Nato dall'esigenza di combinare le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione con l'organizzazione della giustizia, il PCT è stato sviluppato con il fine di rendere più celere ed efficiente lo svolgimento dei processi attraverso l'utilizzo degli strumenti telematici.

Ad oggi il PCT coinvolge il contenzioso civile, la volontaria giurisdizione, il processo del lavoro, le esecuzioni mobiliari, le esecuzioni immobiliari e, in parte, le procedure concorsuali.

L’infrastruttura consente il deposito telematico a valore legale di tutti gli atti civili, firmati digitalmente e trasmessi all’ufficio giudiziario – anche fuori distretto e a breve alla Corte di Cassazione – attraverso il sistema di posta elettronica certificata e la composizione di una busta telematica realizzata attraverso un apposito redattore atti.

Il sistema effettua la certificazione dello status del difensore sulla base di copia dell’albo inviato dall’ordine di appartenenza con frequenza quotidiana.

Gli atti e i documenti, inseriti in un’apposita busta cifrata – al fine di garantire la massima riservatezza durante la trasmissione – sono in formato standard e sicuro (PDF) e vengono accompagnati da dati strutturati (in formato XML): una volta accettati, essi alimentano in automatico i registri di cancelleria, azzerando le attività̀ di data entry; vengono infine archiviati e conservati nel fascicolo informatico, per essere immediatamente consultabili dalle parti costituite.

Il PCT nasce in Italia alla fine degli anni ’90 e, in particolare a seguito dell’emanazione della Legge 15 marzo 1997, n.59 ma le basi normative del processo civile telematico sono contenute già nel Decreto del presidente della Repubblica 13 febbraio 2001, n. 123, Regolamento recante disciplina sull'uso degli strumenti informatici e telematici nel processo civile, nel processo amministrativo e nel processo dinanzi alle sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti, che introdusse il processo civile telematico nel nostro ordinamento.

Successivamente, con l'approvazione del DM 44/2011 e con il Decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 e sue successive modificazioni e integrazioni, è stato introdotto l'obbligo di deposito telematico.

Ad oggi, quindi, il processo civile telematico è pienamente attivo ed operante in tutto il territorio italiano.

Questa sezione del sito istituzionale del Consiglio del’Ordine degli Avvocati di Palermo contiene i principali riferimenti normativi, utilità e protocolli nonché il link per poter scaricare ed utilizzare gratuitamente un completo redattore atti.

 

 

 

 

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